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I giovani cloni di Zanardi

LONGFIELD, ENGLAND - SEPTEMBER 07: Alessandro Zanardi of Italy poses with his Gold medal after winning the Men's Individual H 4 Road Race on day 9 of the London 2012 Paralympic Games at Brands Hatch on September 7, 2012 in Longfield, England. (Photo by Harry Engels/Getty Images)

I giovani cloni di Zanardi

Categoria: Soft Skill 

In questo 2020 si è parlato molto, purtroppo, di Alex Zanardi, per via del suo ennesimo indicente sfortunato.

Il suo esempio è emblematico per quanti amano sfidare i propri limiti e spingersi oltre luoghi comuni e condanne medicali.
Allo steso tempo nella mia vita ho incrociato altri due giovani profili, meno noti, eppure tostissimi.

Francesco Messori.
Nato senza la gamba destra e con diversi problemi fisici risolti con diversi interventi chirurgici, fin da bambino coltiva la passione per il calcio. Non trovando una struttura sportiva che si occupi di calcio per amputati, decide di lanciare un appello per la costituzione di una squadra che riunisca tutti i calciatori affetti da disabilità motoria.

Nel 2011, ad Assisi, incontra il Centro Sportivo Italiano con il quale decreta nel 2012 la nascita della Nazionale italiana calcio amputati di cui diviene capitano.

Nel 2018 porta la nazionale italiani ai Mondiali in Messico.

La Nazionale italiana di Calcio amputati ha chiuso il campionato mondiale in Messico a testa alta, agli ottavi di finale, piazzandosi 14ma nel ranking di categoria. Al Mondiale, poi vinto dall’Angola ai rigori contro la Turchia, l’Italia ha disputato un buon campionato e ha dimostrato i frutti del duro lavoro fatto nell’ultimo anno, tenendo testa a tutti gli avversari. Per la formazione azzurra, arrivata alla competizione con il sostegno di Cattolica Assicurazioni, il bilancio complessivo è di 4 vittorie e 3 sconfitte, con l’uscita proprio ad opera dei campioni del mondo.

Per me Francesco è un Messi, un CR7, con una gamba in meno, quindi molto più forte.

Anche tra le donne ho il mito. La incontrai, bellissima col quel suo sorriso, in un TED. Veronica Yoko Plebani è nata a Gavardo (BS) il 1 marzo 1996.
Fin dall’infanzia pratica danza, ginnastica artistica, atletica e snowboard in modo amatoriale.

Il 27 aprile 2011 Veronica è colpita da una grave forma di meningite fulminante batterica di tipo C. In pochi ci avrebbero scommesso, ma Veronica sopravvive. I danni sono gravi, la vita di prima non esiste più, ma Veronica impara che molte cose sono difficili solo perché non si ha il coraggio di farle e che solo tra le difficoltà possono nascere le vere opportunità.

La rinascita di Veronica passa attraverso lo sport, che rende giorno dopo giorno più familiari i concetti di cambiamento, sfida, traguardo, superamento dei limiti e instancabile allenamento. Inizia a far parte della grande famiglia che è il Kayak Canoa Club Palazzolo, si distingue fin da subito nelle gare di paracanoa, vincendo il titolo italiano, Europeo, varie tappe di Coppa del Mondo della sua categoria e ottenendo ottimi risultati anche nelle gare tra normodotati.

Dedizione, allenamento e costanza le consentono di entrare nella Nazionale Italiana di Paracanoa e in parallelo in quella di Snowboard, si qualifica così per le Paraolimpiadi invernali di Sochi 2014, dove sarà la prima donna italiana a gareggiare nel parasnowboard. E così anche per le Paraolimpiadi di Rio 2016, dove ha ottenuto un sudato sesto posto a 69 centesimi dal podio.

La sua forza d’animo, la sua dedizione e il suo sorriso sono diventati un esempio per tanti ragazzi che si trovano ad affrontare le più dure sfide con la vita.

Ora sulla strada di Veronica ci sono molti altri sogni, dopo aver già partecipato con grandi soddisfazioni a due Giochi Paraolimpici, ha raccolto i fondi per rendere privo di barriere architettoniche il suo club di canoa, dove ora stanno concludendo i lavori.

Da due anni è nella nazionale paraolimpica di triathlon.

Nonostante sia una disciplina nuova ha già ottenuto dei grandi risultati: bronzo Europeo assoluto, oro e argento in coppa del mondo e soprattutto è pronta per una nuova caccia alla qualificazione paraolimpica!

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