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Soft e hard skill, le differenze

Soft skill e hard skill, le differenze

Le soft skill e le hard skill sono le competenze personali di ciascun individuo: mentre le prime sono delle qualità innate del carattere, le seconde sono delle capacità tecniche acquisite durante il percorso di studi o attraverso le esperienze lavorative. 

Spesso durante la stesura di un curriculum vitae un candidato in cerca di un nuovo impiego tende a porre maggiore attenzione nel sottolineare le abilità tecniche richieste dal tipo di professione rispetto alle qualità personali e interpersonali che possiede. Tuttavia, per quanto le abilità tecniche siano imprescindibili per poter ottenere un incarico, affiancare le soft skill, o competenze trasversali, rende il profilo professionale più interessante agli occhi delle aziende. Difatti, per la crescita di un’impresa o per la buona riuscita di un progetto è necessario saper lavorare in team o saper affrontare situazioni complesse, oltre a possedere una preparazione specifica. 

Le hard skill, se necessario, possono essere apprese o potenziate attraverso corsi di formazione, mentre le soft skill sono abilità innate o acquisite nel corso della vita grazie all’influenza dell’ambiente in cui si cresce.

Questo tipo di competenze umane sono difficili da dimostrare di possedere, a differenza delle competenze professionali che sono oggettive e documentabili attraverso certificati, diplomi e attestati.
Ma cosa sono le soft skill e le hard skill? E quali sono quelle più ricercate dai recruiter?

Cosa sono le soft skill

Cosa sono le soft skill, sono definite come abilità personali che non è possibile acquisire con corsi o durante il percorso d’istruzione e includono competenze personali, sociali e relazionali. Anche se spesso considerate meno influenti nel campo professionale, di frequente sono le competenze grazie alle quali un compito viene eseguito con successo.

È facile presupporre che un candidato sia in possesso dei requisiti specifici per un determinato lavoro, acquisiti attraverso il percorso di studio e potenziati con precedenti esperienze lavorative. Ciò che è più difficile trovare in un candidato sono competenze e qualità umane: questo perché le competenze trasversali non sono abilità oggettive, ma vanno dimostrate sul campo. 

È possibile operare una classificazione delle soft skill in base a quale campo personale influenzano. Possono essere raggruppate in abilità personali, relazionali oppure organizzative.

Sebbene ogni tipo di lavoro richieda delle competenze personali diverse, alcune soft skill risultano essere più ricercate di altre dai titolari di aziende. Per esempio la capacità di risolvere problemi, di lavorare anche in situazioni stressanti e l’abilità di gestire il tempo in maniera autonoma sono tra le soft skill più richieste anche per accedere a posizioni lavorative più elevate. 

In generale, sono sempre meno le imprese che assumono dipendenti sprovvisti di sviluppate soft skill: è molto difficile che per incarichi di prestigio non vengano tenute in considerazione le competenze trasversali in fase di colloquio. Questo perché saper lavorare in gruppo, gestire il proprio tempo in maniera corretta e saper gestire rapporti umani è una delle chiavi di successo di molti lavori, talvolta sono abilità ancor più necessarie rispetto alle competenze tecniche che possono essere ravvisate in una moltitudine di professionisti. 

Cosa sono le hard skill

Quando utilizziamo l’espressione hard skill ci riferiamo alle competenze tecniche acquisite attraverso un percorso di studio, dei corsi di formazione o tramite esperienze lavorative. Sono tutte quelle abilità certificate e dimostrabili necessarie per svolgere una determinata professione. 

A differenza delle soft skill che sono utili in ogni tipo di lavoro, le hard skill sono specifiche per ogni settore professionale poiché stabiliscono il campo in cui ci si è specializzati. 

Le competenze tecniche più comuni si ottengono già durante il percorso di studi scolastici e universitari. Queste conoscenze possono essere approfondite nel corso del tempo grazie all’esperienza lavorativa o attraverso corsi di formazione specifici messi a disposizione dalle aziende. 

Per accedere a posizioni di lavoro in uno specifico settore è necessario attestare la propria competenza in quel determinato ambito. Nessun datore di lavoro può affidare un incarico a un candidato sprovvisto delle hard skill necessarie.

In particolare, le abilità più richieste riguardano le competenze digitali, il project management e la gestione aziendale. Negli ultimi tempi, complice la diffusione su larga scala dei social media anche nel mondo del lavoro, sono molto richiesti candidati in grado di saper utilizzare in maniera efficiente i social network e che conoscono le tecniche più utili per far crescere la popolarità delle pagine aziendali.

Esempi di soft skill

È possibile suddividere le soft skill in tre macro categorie.
Le abilità personali sono le qualità innate che aiutano il lavoratore a svolgere meglio il proprio incarico. Tra queste rientrano:

  • la motivazione con cui si lavora
  • la curiosità che spinge ad accettare ogni nuova sfida
  • la capacità di autoregolarsi
  • avere fiducia in sé stessi
  • saper giudicare in maniera onesta il proprio lavoro

Le abilità relazionali sono quelle caratteristiche che permettono la creazione di un rapporto valido e costruttivo con i propri colleghi e superiori, come:

  • la capacità di lavorare in team
  • la capacità di sapersi inserire in nuovi contesti umani e lavorativi
  • l’abilità comunicativa nel formulare richieste
  • la capacità di comprensione dei compiti da svolgere
  • il saper mostrare empatia e comprensione verso i propri collaboratori.

In ultimo, ci sono le abilità organizzative che spesso sono un presupposto imprescindibile per lo sviluppo delle hard skill. Per esempio:

  • la capacità di gestire il proprio tempo senza andare in affanno 
  • il problem solving, cioè l’abilità trovare la miglior soluzione per ogni eventuale problema che può crearsi durante la realizzazione di un progetto
  • saper riconoscere la giusta priorità ai compiti da svolgere
  • essere in grado di lavorare bene anche in situazioni di forte stress.

Esempi di hard skill

Esistono delle hard skill che vanno sempre inserite nel proprio CV come il titolo di studi, le precedenti esperienze lavorative, le conoscenze linguistiche e quelle digitali.
Perché il curriculum susciti interesse in fase di colloquio, è necessario indicare anche le ulteriori hard skill che si possiedono in base all’ambito lavorativo per cui ci si candida.
Tuttavia, classificare le competenze tecniche risulta essere un processo più complicato rispetto a quello per le soft skill, poiché le competenze tecniche che è possibile acquisire sono in continua espansione.
Ci sono però alcune hard skill più ricercate nel mercato del lavoro, come:

  • l’analisi statistica dei dati
  • il project management
  • la conoscenza dei social network e dei metodi di gestione dei profili aziendali
  • la conoscenza della programmazione 
  • le competenze informatiche e digitali
  • le conoscenza di strumenti e macchinari specifici per alcuni tipi di lavoro.

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